Memorie Urbane, intervista al Presidente di Turismo Creativo – Davide Rossillo

Memorie Urbane, intervista al Presidente di Turismo Creativo – Davide Rossillo
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Viviamo in un paese che tutto il mondo ci invidia, ricco d’arte e di tradizione. Sembra quasi impossibile che in un paese come l’Italia possa riscontrarsi il degrado urbano, eppure esiste, è un problema reale, una minaccia all’avvenenza che ci appartiene.
Una risposta concreta ed economica la può dare – come sempre – l’arte, nello specifico la Street Art: un’espressione nata sulla strada e che ha preso forma nei muri, ponti, stazioni e nei più disparati spazi pubblici.

Su questo tema abbiamo intervistato Davide Rossillo, presidente di Turismo Creativo e promotore del Festival Memorie Urbane.Memorie Urbane Davide Rossillo

Tale iniziativa, appoggiata dalle amministrazioni locali, è al momento attiva in 13 città a noi molto vicine:
Terracina, Gaeta, Fondi, Arce, Latina, Caserta, Valmontone, San Cosma E Damiano, Cassino, Itri, Formia e Caserta.

Cosa l’ha spinta a realizzare questo progetto?
“Il progetto nasce nel 2011 con la volontà di riqualificare il territorio, le strutture abbandonate e le aree caratterizzate dal degrado urbano. L’intenzione è di creare un museo a cielo aperto grazie alla partecipazione di artisti internazionali di Street Art.”

In base a cosa sceglie le location? Ci sono anche strutture private che aderiscono?
“I muri andiamo a cercarli tra le varie location ritenute adatte. Alcune ci vengono proposte dalle amministrazioni o dai vari enti locali, molte sono anche strutture private. Spesso ci è capitato di parlare con le proprietà.”

Cosa spinge le amministrazioni e le associazioni territoriali a partecipare al progetto?
“Perché lavoriamo bene, siamo un progetto consolidato sul territorio che ha realizzato 250 interventi, ma soprattutto perchè conviene. L’amministrazione finanzia in minima parte le opere. È un progetto fattibile.
Durante il festival noi di Turismo Creativo siamo la mente centrale, poi su ogni città, Memorie Urbane è rappresentato da associazioni locali che si occupano di logistica, interazione con artisti e raccolta fondi. Ogni località ha almeno un associazione con cui collaboriamo e che rappresenta il festival per la propria città.”

Per quanto tempo restano “in vita” le opere di Street Art realizzate, c’è una durata prestabilita?
“Dipende. Di norma le opere di Street Art possono durare anche solo un giorno, può capitare che vengano rovinate da atti vandalici, ma  fortunatamente a noi non è mai successo.
La durata delle nostre opere non è prefissata, dipende dal muro, dall’esposizione e dalla volontà di cambiare il disegno sul muro con quello di un altro artista.”

Quali sono state le reazioni degli abitanti e dei turisti delle città interessate?
“Noi abbiamo un turismo anche legato esclusivamente a questo progetto. Ci sono persone che arrivano appositamente da tutto il mondo a visitare gli interventi fatti, si tratta di un vero e proprio turismo creativo, grazie alla presenza di artisti di rilevanza mondiale. Molti hanno dipinto per la prima volta in Italia durante il nostro festival.
Nel territorio c’è chi è più contento e chi meno, questo è naturale.”

Gli artisti partecipanti arrivano da più parti del mondo, come si sono trovati nel nostro territorio?
“Gli artisti scelti sono consolidati nella scena mondiale, per cui sono molto sensibili all’obiettivo del nostro festival, capendo anche l’utilizzo di pochi mezzi, dovuti spesso ai pochi fondi ricevuti. Capiscono che siamo un’iniziativa indipendente, fuori dai circuiti.
In più hanno percepito il calore delle associazioni locali che hanno sempre cercato di mettersi a disposizione e di non far loro mancare nulla.”

Secondo lei, la Street Art perché funziona nella valorizzazione delle aree urbane?
“L’idea è di intervenire sulle brutture architettoniche, palazzi abbandonati, facciate che non hanno nulla da dire. Diamo sicuramente colore, un’impronta diversa, ma limitata temporalmente. Di solito ogni 4 anni vengono cambiati i disegni, è come se ad un palazzo venisse cambiata tintura.
Nel nostro caso c’è, comunque, l’intervento di un artista che interpreta il suo stile rispetto al territorio circostante. Per tale motivo, sull’opera è sempre segnalato il nome del progetto e dell’artista. Chi osserva un’opera di tale genere deve capire il perché di quell’intervento.”

Viviamo in luoghi caratterizzati da borghi antichi e ben conservati. Potrebbe per tale motivo risultare discordante la realizzazione di opere di Street Art. Come vi muovete in questo senso?
“Gli interventi all’interno dei centri storici sono molto limitati, ma non manca mai un’interazione con lo spazio in cui interveniamo. Ad esempio, negli interventi realizzati nel Centro Storico di Gaeta e di Terracina, siamo stati molto attenti a rispettare una scala colori che non risultasse aggressiva e ad interagire con degli artisti più vicini ad un linguaggio legato ad una parte storica delle città.”

Progetti paralleli e obiettivi futuri?
“Parallelamente portiamo avanti anche il progetto “25 Novembre”, iniziato 7 anni fa e legato alla giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Realizziamo in tale giornata diversi interventi murali, dei veri e propri piccoli monumenti con il tag del 25 Novembre e legati a questa problematica sociale.
Futuro? Continueremo con il festival e con i vari progetti, cercando di abbracciare anche altre città.”

Perché Memorie Urbane è un festival che funziona?
“Funziona perché siamo il più importante Festival in Italia che si occupa di Street Art, siamo sempre arrivati sia ai più piccoli che ai più grandi e nessuno dei nostri muri è mai stato attaccato da atti vandalici. Siamo apprezzati e rispettati. Funzioniamo perché diamo la possibilità alle amministrazioni di risparmiare denaro per il recupero di facciate delle strutture pubbliche: dalle scuole ai palazzi comunali, rinviando interventi futuri. L’arte in questo caso può essere una buona soluzione.
Siamo sempre stati accanto a quegli artisti che nei loro paesi vivono il disagio di non poter esprimere la propria arte. Abbiamo organizzato, e continueremo a farlo, molte mostre antologiche a tal proposito.”

Per conoscere tutte le altre interessantissime curiosità, informazioni e le varie mostre, ti consigliamo di visitare il sito memorieurbane.it

Elisa Rossi