Il Tempio di Giove Anxur, un palcoscenico sul mare

Il Tempio di Giove Anxur, un palcoscenico sul mare
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Quando la bellezza diventa magica: il Tempio di Giove

Tempio di Giove 8

Il Monte di Giove, o Monte Sant’Angelo di Terracina è l’ultima diramazione dei Monti Ausoni, una vera e propria terrazza scenica sul mar Tirreno, sulla Riviera di Ulisse, sul Circeo, sulle Isole Pontine e sull’Agro Pontino.
Su di esso, contornato da quel fascino mitologico che è capace di far sognare, erge maestoso e solitario il Tempio di Giove. Un vero e proprio santuario, inserito tra i più grandi del Lazio, edificato tra il II e I secolo a.C in una posizione dominante e scenografica.

Come vuole il mito, il Tempio fu dedicato a Giove, divenendo un vero e proprio santuario dalla posizione strategica, situato lungo la via Appia che passa ancora per la città di Terracina. Il luogo era un vero e proprio oracolo, frequentato da chi, incuriosito del proprio futuro, calava nella cavità sottostante il quesito da porre ai sacerdoti che vi risiedevano.
Alcune raffigurazioni, poi, farebbero pensare che il santuario non fosse dedicato solo a Giove, ma anche alla dea Venere o alla dea Feronia, simbolo di fertilità e protettrice dei campi.

Il Percorso

Quello che appare a noi oggi, è il frutto della restaurazione avvenuta in epoca sillana e dagli interventi avvenuti durante il Medioevo, quando il sito divenne di importanza difensiva e di culto cristiano. In tale epoca, a seguito di un incendio, vennero edificati un monastero benedettino dedicato a San Michele e una fortezza. Ad oggi, i resti di una torre e di mura difensive, testimoniano l’uso militare che venne fatto del Monte.

Il percorso è un itinerario che si fonde tra diverse epoche storiche, e di cui possiamo ancora ammirare:

  • Il Campo Trinceato: zona militare situata sulla parte più alta del santuario, dotata di nove torri circolari e che si collegava con l’acropoli della città.
  • Il Tempio o “grande Tempio”, a cui si accedeva tramite una scalinata centrale e delimitato da sei colonne corinzie in calcare. La cella a pianta quadrata ospitava, poi, un mosaico di tessere bianche e bordato da una fascia nera.
  • La terrazza del Tempio ricavata dalla roccia, e ospitante nelle sue cavità l’antico oracolo.
  • Il Piccolo Tempio, diventato più tardi l’ambiente del monastero benedettino.

Al seguente sito, troverai tutte le informazioni per raggiungere e visitare il fantastico monumento: http://terracinacultura.it/

Elisa Rossi